Fase 2, il Governo dirama le linee guida per gli sport individuali
Il Governo annuncia le linee guida sulle modalità degli allenamenti per gli sport individuali. Con un documento di 32 pagine vengono fornite le indicazioni utili nel rispetto delle esigenze di sicurezza e tutela della salute in base a quanto previsto dal DPCM del 26 aprile, che ha dato il via libera all’attività sportiva e motoria a partire da lunedì 4 maggio. Pur senza ancora indicare date ulteriori, si tratta di una rielaborazione dell’Ufficio per lo Sport del Governo del rapporto, redatto dal CONI e dal Politecnico di Torino, “Lo Sport Riparte in Sicurezza”, un lungo documento di 404 pagine che aveva nei giorni scorsi classificato i potenziali rischi di ogni disciplina e valutato raccomandazioni e disposizioni in merito. Da questo rapporto, sul tavolo del Ministro dello Sport, saranno prese anche le prossime valutazioni per le ripartenze effettive.
“Il presente documento è volto a consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19, in attuazione del suddetto DPCM che autorizza le sessioni di allenamento degli atleti di discipline sportive individuali, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP e dalle rispettive Federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – si legge nella premessa dell’approfondito testo – Allo stato, tali allenamenti sono possibili nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali, previo adeguamento alle presenti linee guida”.
Per quanto riguarda l’attività ciclistica, bisognerà vedere come questi accorgimenti volti a riprendere nel massimo della sicurezza saranno applicabili alle strutture chiuse come velodromi e ciclodromi. Al momento nel caso in cui lo svolgimento di alcune attività sportive possa risultare non praticabile in caso per elevato rischio, “si suggerisce l’integrazione delle simulazioni con l’utilizo di attrezzature sportive” e tra questi risultano anche “le biciclette fisse”, ma si attendono ancora disposizioni precise in alcuni contesti. Da valutare, inoltre, nelle riaperture ” l’accesso e la permanenza a locali adibiti a spogliatoi e servizi igienici, prevedendo specifiche regole di turnazione e pulizia”, nonché la “realizzazione di un luogo dedicato all’isolamento ove ricoverare temporaneamente coloro che dovessero manifestare insorgenza di sintomi riconducibili a Covid-19 durante le attività sportive”.
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